Regime forfettario - quarta parte

                                                     

Siamo arrivati, pian pianino, all’ultimo appuntamento circa gli approfondimenti sul regime forfettario 2020. Tranquilli, vi terrò aggiornati se ci dovessero essere novità! Ho riservato alla fine del nostro percorso la “la ciliegina sulla torta”.

Lucia, dimmi, ma se sono commerciante o artigiano posso aprire attività usufruendo del Regime Forfettario?

Assolutamente si! Anche se occorre fare una verifica specifica circa la convenienza, caso per caso, all’utilizzo del regime fiscale ordinario (o semplificato) o forfettario. Si parla tanto della convenienza del Regime Forfettario: è vero, esso presenta degli indubbi elementi di convenienza ma non è detto che sia così in tutti i casi.

Lucia, puoi farmi un esempio?

Ipotizziamo i seguenti dati di partenza, per comodità di spiegazione faccio un esempio per un professionista freelance, ma il concetto è applicabile a tutti.

Fatturato

€   35.000,00

Coefficiente di redditività

78%

Canone di locazione 

€   10.000,00

Spese mediche

5.000,00

Contributi previdenziali 

3.000,00

Contributi previdenza integrativa

2.500,00

Vediamo, come con questi dati si determina il reddito netto in Regime Forfettario ed in Regime Ordinario (contabilità semplificata).

Regime Forfettario

 

Fatturato

€   35.000,00

Coefficiente di redditività

78%

Reddito tassabile

€   27.300,00

Contributi previdenziali obbligatori

3.000,00

Reddito imponibile

€   24.300,00

Imposta 15%

3.645,00

Contributi Previdenziali 

6.249,96

Reddito Netto

€   25.105,04

 

Regime Ordinario

 

Fatturato

€   35.000,00

Costi dell’attività

€   10.000,00

Contributi previdenziali

3.000,00

Oneri deducibili

2.500,00

Reddito imponibile

€   19.500,00

Imposta lorda

4.665,00

Oneri detraibili

€     950,00

Imposta netta

3.715,00

Contributi previdenziali

5.658,40

Reddito Netto

€   25.626,60

Cosa noti? Il reddito Netto (cioè quanto ti porti a casa) nel secondo caso è più alto. In questa situazione, anche se per poco, il regime Ordinario è più vantaggioso rispetto al Regime Forfettario. Ti stupisce? A me no! Ogni caso è diverso e come tale va trattato. In questo caso, i costi sostenuti dal professionista sono rilevanti: i costi legati all’attività, ovvero i € 10.000 di affitto, e gli oneri personali sostenuti nell’anno (€ 2.500 di contributi previdenziali non obbligatori e € 5.000 di spese sanitarie) e pesano in modo determinante sulla valutazione. Questi oneri, nel Regime Forfettario, vengono perduti.

Vuoi sapere un segreto?
Lo sbaglio che commettono in molti è quello di fare una valutazione che tiene conto soltanto dei costi effettivi dell’attività senza considerare anche gli oneri deducibili e detraibili che si sostengono nell’anno.
Sono questi, infatti, che principalmente sono in grado di indirizzare la scelta del corretto regime fiscale per un soggetto che vuole avviare o modificare il proprio regime fiscale. Affidati sempre ad un professionista esperto.

Lucia, ci sono agevolazioni contributive per il regime forfettario?

Si ma è un agevolazione valida esclusivamente per i soggetti tenuti all’iscrizione alla gestione Ivs Artigiani e Commercianti Inps cioè coloro che esercitano attività commerciale. Quindi, i professionisti sono esclusi.

L’agevolazione contributiva consiste in una riduzione del 35% dei contributi previdenziali dovuti annualmente. Al fine di fruire dell’agevolazione contributiva è necessario effettuare una specifica comunicazione telematica.

Lucia, puoi darmi un consiglio?

Molti dei miei clienti pensavano di potercela fare da soli a districarsi fra una corretta fatturazione, specialmente nelle operazioni estere, la conservazione dei documenti, ma soprattutto la valutazione annuale di convenienza, ma poi hanno cambiato idea. Il rischio di commettere errori è sempre più alto e la materia in continua evoluzione. CI devi stare dietro, insomma!

Per questo se credi che fare da solo non sia la scelta migliore per te, non affidarti ad un consulente qualunque. Scegli sempre un dottore Commercialista, ma soprattutto uno esperto. Se non hai un punto di riferimento, ci sono io. 

Ricorda che ogni errore che commetti, in caso di accertamento, si trasforma in sanzione amministrativa, che poi significa perdita di tempo e denaro.

Il consiglio che ti do è di affidarti ad un professionista che possa garantirti di poterti concentrare al 100% sul tuo business. Lucia - Commercialista e CEO di LadiesLab Group

 

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