Regime forfettario
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Hai quel progetto che coltivi da un po’, ci pensi e ripensi ma non hai il coraggio di provare; ti sembra di fare un salto nel vuoto, hai paura, ti mancano le risorse economiche.
Ci vogliono un sacco di soldi per fare il passo e lo Stato si mangerà tutte le tue entrate, “così ti hanno detto”.
Lo sapevi che, al contrario, aprire la partita IVA con regime agevolato potrebbe rivelarsi l’opportunità ideale per realizzare i tuoi progetti?
Esiste un regime fiscale naturale per Imprenditori e Liberi Professionisti, con tassazione sostitutiva degli effetti dell’IRPEF, dell’IRAP che a conti fatti potrebbe essere la soluzione più adatta per gli scopi che ti sei prefisso. Sto parlando del Regime Forfettario!
È un regime fiscale agevolato volto ad incentivare l’apertura e la gestione di attività commerciali o professionali di dimensioni minori che prevede minori adempimenti e oneri da sostenere. Resta comunque salva la facoltà di adottare i regimi fiscali ordinari con applicazione dell’IVA qualora il calcolo di convenienza indichi il contrario.
In alcuni casi, ad esempio per le attività commerciali, non sempre è conveniente. Al contrario è quasi sempre adatto alle attività professionali, soprattutto dei FREELANCE.
Dimmi di più!
Con la sua entrata in vigore, dal primo gennaio 2015, tutti i regimi fiscali agevolati precedentemente in vigore, sono stati abrogati (il regime delle nuove iniziative produttive (art. 13 della L. 388/2000); il regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità. C.d. Regime dei Minimi (art. 27 co. 1 e 2 del D.L. n. 98/2011); il regime contabile agevolato per gli “ex minimi” (art. 27 co. 3 del D.L. n. 98/2011)). Il Regime Forfettario, quindi, è divenuto l’unico regime fiscale agevolato utilizzabile, previa sussistenza dei requisiti previsti dalla normativa, fruibile dalle persone fisiche esercenti un’attività d’impresa, di arte o professione. Lo sapevi che possono applicare questo regime anche le Imprese Familiari, purché in possesso dei relativi requisiti?
Lucia, quali sono i requisiti attuali?
Limite di ricavi o compensi, che non deve essere superiore a 65mila euro
Spese per lavoro accessorio, dipendente o collaboratori, per un ammontare complessivo non superiore a 20.000 euro lordi
Beni strumentali, nessuna condizione richiesta
Questi requisiti devono essere così verificati:
▶️ per coloro che sono già in attività, sui dati dell’anno precedente;
▶️ per coloro che intendono iniziare una nuova attività, su dati presunti dell’anno in corso.
Vediamoli nel dettaglio, uno ad uno, che ne dici?
Limite di ricavi e compensi annuali
Per accedere al regime agevolato i ricavi o compensi percepiti (eventualmente ragguagliati ad anno per le nuove attività) non devono essere superiori a € 65.000. Questo indipendentemente dal Codice Ateco, quel codice statistico che individua l’attività svolta. Il limite è unico e riguarda tutti i codici ATECO 2007 e non va confuso con i coefficienti di redditività che ci aiutano a determinare in maniera forfettaria la base imponibile su cui applicare l’aliquota e variano in base all’attività svolta, quindi al codice ATECO che contraddistingue l’attività esercitata.
Se ho diversi codici ateco come faccio a capire il limite dei ricavi? Se si effettuano più attività si deve fare attenzione a non superare il limite massimo di € 65.000 considerata la somma del fatturato dei singoli codici Ateco.
Spese per lavoro accessorio, dipendente o collaboratori
Per poter esercitare in Regime Forfettario è necessario che siano sostenute spese per un ammontare complessivamente non superiore a 20.000 euro lordi per: lavoro accessorio (di cui già sappiamo perché approfondito in maniera specifica); lavoratori dipendenti e collaboratori di cui all’art. 50 comma 1 lett. c) e c-bis) del TUIR; utili erogati agli associati in partecipazione con apporto costituito da solo lavoro e somme corrisposte per le prestazioni di lavoro effettuate dall’imprenditore o dai suoi familiari.
Limite beni strumentali
La disciplina del forfettario 2018 prevedeva che per poter accedere al Regime forfettario, non si dovevano avere beni strumentali per un valore superiore ai € 20.000. Per il Regime Forfettario 2020 questo limite è stato eliminato, non si dovrà più rispettare alcun vincolo per il valore dei beni strumentali.
Lucia, quindi, quali sono i vantaggi di questo regime?
Applicazione del regime di cassa per la determinazione del reddito;
Determinazione dei costi dell’attività con metodo forfettario (indipendentemente dai costi sostenuti);
Esclusione dall’ambito di applicazione di Imposta sul valore aggiunto (IVA); Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA); Ritenute di acconto.
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